È iniziato il countdown per l’inizio dell’edizione 2015 del Festival Internazionale del Giornalismo dal 15 al 19 aprile a Perugia
È iniziato il countdown per l’inizio dell’edizione 2015 del Festival Internazionale del Giornalismo che anche quest’anno darà vita dal 15 al 19 aprile, ad un social network live con l’incontro tra le numerosissime voci e storie di chi fa giornalismo e del pubblico che parteciperà ai vari eventi. Non a caso lo slogan scelto per questa nuova edizione racchiude la formula stessa del successo del festival: “Everybody learning from everybody else” ovvero “Tutti possono imparare da tutti” sottolineando il continuo scambio e la condivisione di saperi, conoscenze e competenze che caratterizzano la 5 giorni perugina.
Giunto alla sua nona edizione sotto la guida di Arianna Ciccone e Chris Potter, anche quest’anno il calendario è ricco di appuntamenti (più di 200 eventi fra incontri, interviste, workshop e serate teatrali), con la presenza di 600 speaker provenienti da 34 Paesi e volontari da 26 Paesi, il tutto rigorosamente ad ingresso gratuito grazie ai vari sponsor (Amazon, Tim, Regione Umbria, Sky, Google, Nestlé). L’evento di punta di quest’edizione è certamente quello con Edward Snowden e il dibattito su sorveglianza e privacy in programma venerdì presso la Sala dei Notari, che vedrà per la prima volta in Italia, la partecipazione dello stesso Snowden in diretta via Skype, e della regista Laura Poitras, vincitrice del Pulitzer per l’inchiesta giornalistica che ha divulgato la storia, e del premio Oscar per il suo documentario Citizenfour (in proiezione sabato 18). Inoltre l’avvocato del whistleblower americano, Ben Wizner e il direttore della Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili Andrea Menapace, analizzeranno le implicazioni del Datagate sui diritti umani.
Tante le tematiche affrontate nei panel discussion: la situazione dei media in Russia e Ucraina; la libertà di stampa in Messico con la presenza di Anabel Hernandez (nota giornalista investigativa messicana); la censura in Turchia; la copertura mediatica dell’emergenza Ebola; il dibattito sulla libertà d’espressione con la testimonianza del blogger Ali Abdulemam e del vignettista sudanese Khalid Albaih ; le difficoltà degli inviati di guerra nel raccontare le nuove guerre; il rapporto tra attivismo e giornalismo per capire la propaganda online dell’Isis. E ancora Mafia-Capitale e Tangentopoli, la questione ambientale, il ruolo dei talk show in Italia, il ruolo dei social media, e molto altro. Non mancherà un omaggio a Charlie Hebdo con la proiezione del documentario “Cabu, politicamente scorretto!”, girato nel 2006 e incentrato sulla figura di Cabu e della sua prima vignetta raffigurante Maometto, alla presenza in sala degli autori Jérome Lambert e Philippe Picard.
Tanti anche i workshop organizzati per approfondire e prepararsi agli aspetti giuridici della professione giornalistica, e le masterclass Twitter, Google, Amazon e CocaCola. Tra le proiezioni si segnalano oltre a Citizenfour, The Pirate Bay –Away from Keyboard di Simon Klose che racconta le vicissitudini di tre pirati informatici citati in giudizio da Hollywood per 13 milioni di dollari; The Look of Silence di Joshua Oppenheimer sul genocidio indonesiano perpetrato negli anni ’60 dal generale Suharto; L’Aquila, frammenti di memoria una mostra di foto, testi e reportage video e radiofonici realizzata dagli allievi del Corso di base di Reportage Audiovisivo sotto la guida di Daniele Segre.
Questo e molto altro sarà #ijf15
Per qualsiasi informazione è possibile consultare il programma del festival.
Corina Strollo
COMMENTI
[…] prima giornata del Festival Internazionale del Giornalismo si è conclusa: tanti gli incontri, gli ospiti internazionali, tante le tematiche affrontate e […]