In Afghanistan una coppia viene decapitata colpevole di amarsi contro la volontà della famiglia
Afghanistan, terra dalle mille sfaccettature, lontana geograficamente e culturalmente. Episodi come questi vorremmo non leggerli mai ma, purtroppo, non è il primo caso in cui paesi come quello afghano si coprono di delitti così cruenti e impensabili in altre culture.
È la storia di due innamorati afghani che andando contro la volontà delle famiglie, hanno pagato con la vita la sfida contro le rigide tradizioni locali
Afghanistan e l’amore spezzato – E’ accaduto tutto a Kabul, zona già fortemente segnata dalla violenza di una guerra civile che tarda a terminare. Due giovani afghani sfidano tutto e tutti per far valere il loro amore ma invano. Secondo una ricostruzione offerta dalla polizia, accortisi della fuga, i genitori della ragazza si sono recati a casa del suo compagno con il pretesto di regolarizzare il fidanzamento. Una volta entrati in casa però hanno sequestrato i due, li hanno portati nel cimitero vicino alla residenza del giovane e li hanno brutalmente decapitati.
“Assassini familiari”, un fenomeno mondiale – Una vicenda raccapricciante ma che è soltanto l’ennesimo episodio in una terra dove la “legge islamica” vige impietosa e imperterrita ormai da millenni. Anche l’Occidente si trova, ormai, in una sorta di Pangea dove le culture si mescolano e convivono più o meno omogeneamente. Notizie di “regolamenti familiari” tra componenti dell’Est islamico, purtroppo, hanno macchiato anche le cronache italiane di recente e la motivazione è sempre l’opposizione della famiglia ad una relazione “mista” o la voglia, da parte dei ragazzi, di essere “occidentali”.
Afghanistan, una tradizione distorta – I responsabili della Commissione indipendente afghana per i diritti umani (Aihrc) di Helmand hanno condannato subito la famiglia della ragazza per duplice omicidio. Andando ad analizzare le cause di queste tragedie amorose hanno sottolineato come simili incidenti abbiano tutte un filo comune e quanto siano aumentate negli ultimi anni. La ragione profonda di questa terribile vicenda – si è rilevato – sono da ricercare nella carenza di istruzione, nell’insicurezza e soprattutto nei valori della tradizione che restano ancora molto, o troppo, radicati”.
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