Adolescenza e trasformazioni: come cambiano gli adolescenti?
Adolescenza: aspetti cognitivi ed affettivi. Quando si parla del periodo adolescenziale della vita di un individuo, sia negli scambi formali sia in quelli informali, una considerazione notevole viene destinata agli aspetti emotivi ed affettivi che caratterizzano questa fase della vita. Al contrario poco spazio viene in genere riservato all’aspetto cognitivo, vale a dire ai cambiamenti che avvengono nel modo di pensare e di ragionare. Tuttavia, una simile mancanza di attenzione è una grave mancanza poiché in questa fase della vita i ragazzi scoprono l’elasticità del pensiero e la possibilità di poter estendere il ragionamento a molti campi della vita: “io posso pensare a tutto, io posso ragionare su tutto”.
La prospettiva temporale si allarga. Cosa significa? La capacità e la scoperta della possibilità di estendere il proprio pensiero, fanno sì che non si pensi più al solo presente, al qui ed ora in maniera esclusiva, ma ci si affaccia alla possibilità di ragionare e di pensarsi nel futuro: pensare il possibile. È proprio in questo momenti, infatti, che si concretizzano pensieri come “cosa farò da grande” oppure “vorrei vivere in quel determinato posto nel mio futuro”. Il concetto di futuro, quindi, acquista delle caratteristiche concrete che vanno oltre la semplice immaginazione fiabesca tipica dell’infanzia.
Transizione e passaggio: questi due termini vengono spesso usati quando si parla di adolescenza e rimandano chiaramente all’idea di un qualcosa che è in trasformazione, in divenire, qualcosa che cambia ed è dinamico e vivo. L’adolescente deve affrontare alcuni compiti di sviluppo, superare delle prove per così dire, che gli consentiranno poi un accesso consapevole e maturo nel mondo degli adulti. Ci si pongono le domande su chi sono io e su chi voglio essere. Riprendendo una metafora di Herman Hesse l’adolescenza può essere definita come il passaggio da una sponda all’altra di un fiume, questo passaggio si realizza con una serie di passaggi intermedi.
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