Sono più di 2mila le foto raccolte in tre anni da Grace Brown per Project Unbreakable
Sono più di 2mila le foto raccolte in tre anni da Grace Brown per Project Unbreakable. Fino ad oggi il suo progetto infrangibile ha permesso a 2mila vittime di abusi sessuali e psicologici di riconoscere la fotografia come l’arte della guarigione.
Project Unbreakable – Il progetto fotografico è stato ideato nel 2011 dalla giovane americana Grace Brown dopo che una sua carissima amica le ha confidato di essere stata vittima di un abuso sessuale. E’ stata questa confessione ad innescare in lei una reazione che l’ha spinta, non solo a rendersi conto che gli abusi sessuali e psicologici sono un’atrocità senza tregua, ma anche a domandarsi quante vittime potessero ancora custodire un ricordo così infrangibile. Come avrebbe potuto sostenere le vittime di violenze sessuali che non avevano ancora trovato il coraggio, il modo e la persona con la quale condividere la propria traumatica esperienza passata , così come, in una comune serata autunnale, aveva fatto la sua amica con lei? Ecco che la fotografia si trasformò per lei nell’arte della guarigione. Project Unbreakable è attualmente un blog gestito non solo da Grace Brown ma anche da altre tre collaboratrici: la direttrice esecutrice, Kaelyn Siversky; l’assistente, Christina Dunlop e la manager dei social media, Kerri Pang. Online è possibile sfogliare l’album fotografico ricco di scatti, in parte firmati dalla fotografa e fondatrice del progetto, in parte inviati da donne e uomini vittime di abusi sessuali e psicologici. Molte fotografie sono accompagnate da drammatici racconti ma è possibile leggerne altri anonimi nella sezione specifica del blog. Per coloro che hanno ancora difficoltà ad affrontare il proprio passato, vengono anche riportati i contatti della RAINN, l’organizzazione americana che da anni lotta contro la violenza sessuale offrendo un sostegno qualificato alle vittime.
Fotografia come arte della guarigione – Le numerose fotografie visibili sul blog Project Unbreakable non sono semplici ritratti delle vittime ma sono delle vere e proprie dichiarazioni. In ogni scatto, i soggetti fotografati mantengono tra le mani un cartellone bianco su cui essi stessi hanno avuto la forza di scrivere le frasi pronunciate dal proprio carnefice o da persone a cui avevano deciso di denunciare l’abuso subito ma che, ottusamente, hanno sminuito e non considerato veritiera la loro dichiarazione. Molte vittime fotografate sono giovanissime ed è per questo che le quattro donne di Project Unbreakable hanno organizzato anche un tour di sensibilizzazione sul tema della violenza sessuale che farà tappa in numerose scuole americane e che quest’anno conterà la sua quarta edizione. A volte il muro dell’indifferenza è impossibile da infrangere e Grace Brown con il suo progetto ha voluto diffondere il problema della violenza sessuale e psicologica attraverso la fotografia, un’arte alla portata di tutti, che può diventare uno strumento efficace di autoconsapevolezza, per chi osserva gli scatti, ma anche uno strumento di guarigione, per chi decide di posare davanti l’obiettivo e di immortalare con un flash il suo traumatico passato.
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