"8 marzo di sangue", così l'hanno chiamato i giornali: solo nella giornata di ieri sono state uccise altre tre donne in Italia, che si aggiungono alle 15 vittime di femminicidio già contate in questo inizio 2014.
“8 marzo di sangue”, così l’hanno chiamato i giornali: solo nella giornata di ieri sono state uccise altre tre donne in Italia, che si aggiungono alle 15 vittime di femminicidio già contate in questo inizio 2014. A Gualdo Tadino, in Umbria, è stata trovata morta in una camera d’albergo una giovane romena di 28 anni, uccisa con una coltellata alla gola, quasi certamente dal suo fidanzato. L’uomo, coetaneo e connazionale della vittima, ha poi tentato il suicidio ed è ricoverato in ospedale, ma non è in pericolo di vita. La ragazza lavorava come badante per una famiglia del posto, mentre lui faceva ormai il muratore in Inghilterra: era tornato da qualche giorno e alloggiava presso l’affittacamere in cui ha incontrato la fidanzata. Il proprietario ha dato poi l’allarme, ma non è ancora chiarita la dinamica dei fatti.
A Vigevano, invece, in provincia di Pavia, un uomo di 71 anni ha ucciso l’ex compagna di 43, aggredendola a coltellate nel bar che gestivano in centro, in pieno giorno. I commercianti hanno dato l’allarme dopo averlo visto scappare dal bar, ancora sporco di sangue. L’uomo è stato poi fermato dai carabinieri in stato confusionale, e ha subito confessato. La coppia conviveva fino a pochi giorni fa e aveva avuto due figlie, ma, a detta di diversi testimoni, ultimamente avevano spesso discussioni accese, forse per gelosia. Sembra che anche stavolta, come spesso accade, all’origine del gesto omicida ci sia stata l’incapacità dell’uomo di rassegnarsi alla fine della relazione.
Nel Frusinate – Ed è arrivata ieri anche la notizia della morte di una donna di 46 anni nel Frusinate, gettata nella tromba delle scale dal marito, 44 anni, durante una lite. La vittima ha sbattuto violentemente su nove gradini fino a perdere i sensi, poi il suo corpo è rimasto a terra per ore, mentre l’uomo cercava di nascondere l’omicidio, e chiamava le pompe funebri parlando di incidente domestico. Solo dopo tre ore di interrogatorio l’uxoricida ha confessato il delitto ai magistrati. Particolare che rende la storia ancora più agghiacciante: l’uomo era stato denunciato tre volte dalla moglie per violenza. Proprio ieri, in occasione della Giornata della Donna, il ministro dell’Interno Alfano aveva presentato l’opuscolo “No more feminicide”, denunciando l’aumento dei femminicidi: nel 2013 sono stati 177, contro i 159 del 2012; in 110 casi i colpevoli erano compagni o familiari delle vittime. E purtroppo non si fermano.
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[…] studi legali, Veronica, riceve una telefonata dal suo ex-fidanzato, Logan, che è stato accusato di omicidio. Veronica ritorna allora a Neptune, per aiutare Logan a procurarsi un buon avvocato. Ma quando le […]