51° Ciclo di Rappresentazioni Classiche a Siracusa

51° Ciclo di Rappresentazioni Classiche a Siracusa

Presentata la Stagione teatrale al Teatro Greco di Siracusa alla presenza del Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini

Presentata presso il MiBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo) in via del Collegio Romano 27 a Roma, la 51° Edizione del Ciclo delle Rappresentazioni Classiche a Siracusa, illustrata alla presenza del Ministro Dario Franceschini. Ha aperto la conferenza il Presidente dell’INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) Giancarlo Garozzo nonché anche Sindaco della bellissima città in cui domina uno dei più bei teatri greci del bacino del mediterraneo. Con lui il Consigliere Delegato Walter Pagliaro ed ovviamente il neonominato Sovrintendente Gioacchino Lanza Tomasi. Hanno brevemente introdotto la stagione così costituita – anticipando anche quelle che saranno le linee direttive dei prossimi anni – Le Supplici con la regia di Moni Ovadia, Ifigenia in Aulide con la regia di Federico Tiezzi e infine come è consuetudine un testo più leggero, che leggero non è, la Medea di Seneca con la regia di Paolo Magelli, che saranno in scena al Teatro Greco a giorni alterni dal 15 maggio al 22 Giugno.

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Lo spazio più suggestivo ed interessante ovviamente è rappresentato dalla illustrazione almeno su carta del lavoro che i registi stanno svolgendo in questi giorni a Siracusa prima del debutto. Moni Ovadia ha parlato come di una sfida, essendo un personaggio poco avulso a questo tipo di operazioni, quindi ha subito mostrato entusiasmo e voglia di confrontarsi con un materiale parecchio lontano dalla sua poetica, ha adattato in siciliano con innesti in greco contemporaneo la tragedia di Eschilo Le Supplici trovando forti punti di contatto con la realtà contemporanea. Ha anche trovato parole di elogio per i giovani allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico ‘Giusto Monaco’, altro fiore all’occhiello della Fondazione Inda, per la loro dedizione, bravura e grande preparazione. La sua messinscena sarà tutta cantata e si avvarrà della preziosa collaborazione di Mario Incudine, musicista ennese in cui Moni Ovadia ha individuato il suo successore. Federico Tiezzi invece interpreterà la sua Ifigenia in Aulide come una rilettura del percorso esistenziale che intraprende il protagonista del romanzo di Joseph Conrad, Linea di d’ombra. Per la giovane Ifigenia, qui interpretata da Lucia Lavia, il sacrificio voluto da suo padre Agamennone di immolarsi come sposa all’ignaro Achille sarà un percorso di conoscenza e di crescita per se stessa immolandosi per la nazione che rappresenta.

Paolo Magelli invece ha analizzato la figura di Seneca per meglio comprendere la barbara e primitiva, complessa figura di Medea ma anche lui per proiettare la tragedia in un presente contemporaneo farà uso di materiali tratti dall’opera di Heiner Muller. Insomma cercando di confermare e superare il trend positivo dello scorso anno che si aggirava intorno alle centoventiquattromila presenze il Ministro Franceschini ha concluso che l’INDA è una eccellenza italiana e come tale va valorizzata e sostenuta. Ci si augura che davvero come ci si prospetta che l’antico possa essere di monito e d’esempio per un contemporaneo confuso e discontinuo.

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