24 su 24, donne che curano l’Italia

24 su 24, donne che curano l’Italia

Il corto - Sacrifici, sofferenza, notti insonni, nostalgia di casa, ma anche amore per la patria di adozione, questa la vita delle tante donne che cur

Il corto – Sacrifici, sofferenza, notti insonni, nostalgia di casa, ma anche amore per la patria di adozione, questa la vita delle tante donne che curano l’Italia, donne spesso dimenticate e ancora più spesso vittime di pregiudizi fin troppo radicati nel nostro paese. È per raccontare la storia di queste donne che la giornalista romena Miruna Cajvaneanu, curatrice del blog “Matrioske” sull’Huffington Post, ha realizzato il cortometraggio 24 su 24, presentato al Festival L’Anello debole 2014 di Capodarco di Fermo. “Lo abbiamo realizzato con una piccola videocamera e l’obiettivo è toccare un argomento di cui si parla poco: la vita delle badanti” ha spiegato l’autrice.

24-su-24

 Le interviste – Nel corto, Miruna Cajvaneanu intervista sei donne romene che lavorano da anni in Italia come badanti, mentre sullo sfondo si svolgono i festeggiamenti per il compleanno di una di loro, Elena. Le sei si raccontano alla giornalista rivelandole di essere emigrate in Italia per sostenere le proprie famiglie, “mia figlia è nata con una bruttissima malattia, sono venuta qui per offrirle una vita migliore”, spiega un’intervistata, aggiungendo che il suo sogno è quello di portare in Italia la sua famiglia. Rievocano poi i momenti più belli trascorsi in Italia (alcune vi hanno trovato l’amore), i peggiori e rivelano le loro previsioni per il futuro.

 I pregiudizi – “Quello che mi dà fastidio è che anche se siamo in un paese libero e sempre nell’Unione Europea, ci sono persone che ancora ci trattano male”, si lamenta un’intervistata e di certo appare difficile darle torto poiché il nostro è un paese ancora imbevuto di pregiudizi. Ciò, tuttavia, non impedisce a queste donne che curano l’Italia di legarsi ad essa: “quando vado in Romania mi manca l’Italia, sono abituata qui”, rivela una di queste. Spesso malviste, se non addirittura mai viste, queste donne apportano un contributo fondamentale nel nostro paese, dove vige il sistema Welfare, che delega tutto il peso dell’assistenza degli anziani e dei malati alle famiglie. Se poi si tiene conto che, secondo le stime, nel 2030 un italiano su tre avrà più di 65 anni, appare chiaro che tale contributo è destinato a diventare ancora più rilevante.

COMMENTI

WORDPRESS: 1
  • comment-avatar

    Credo e spero possa essere utile il portale SPECIALIZZATO e GRATUITO per l’assistenza domiciliare http://www.babuska.it
    Chi cerca lavoro come badante/assistente domiciliare e chi offre questo lavoro possono contattarsi direttamente semplicemente registrandosi e controllando i profili presenti. Bellissimo!!!