16 anni e incinta, il docu-reality di Mtv che informa sul fenomeno dei genitori adolescenti ma non solo, arriva a influenzare il tasso delle nascite...
Genitori adolescenti – In molti paesi dell’Unione Europea si è rilevata la tendenza di un aumento delle nascite, associata sorprendentemente all’attuale crisi economica, che di regola dovrebbe disincentivarle. Invece i due fenomeni appaiono storicamente connessi, non è il primo esempio di aumento di nascite collegato a periodi di crisi economiche, basti pensare al celebre baby boom degli anni ’50 e ’60.
Per quanto riguarda l’Italia i motori sociali di questa ripresa demografica sono gli immigrati, e le coppie di giovani e giovanissimi. Questo secondo fenomeno sta divenendo una realtà sociale molto diffusa, tanto da sollecitare approfondimenti giornalistici, ma anche televisivi. Ne è un chiaro esempio il nuovo reality proposto da Mtv: ”16 anni e incinta”.
Essere madri a 16 anni – Il programma ricalca il format “16 and pregnant” di Mtv Usa dove va in onda dal 2009. In entrambi i paesi ha riscosso un notevole successo, riuscendo a catalizzare l’attenzione anche di chi è lontano da quella realtà genitoriale. Il reality segue le storie di giovani ragazze adolescenti incinte per tutto il periodo della gestazione e durante il parto.
Ma i veri risvolti di questo seguito ce li offre il New York Times pubblicando la ricerca, eseguita in merito, dal National Bureau of Economic Research ad opera di Melissa S.Kearney e Philip B.Levine, indagine dai risultati imprevedibili.
Il reality che influenza le nascite – A quanto pare il programma riesce a influenzare le abitudini dei telespettatori, così sostengono i due ricercatori: “in particolare perché la visione del reality ha portato a un aumento delle ricerche su internet e sui social network a proposito di argomenti come l’uso dei contraccettivi e la pianificazione delle nascite”. Da quanto si può leggere all’interno della ricerca il reality sarebbe riuscito ad influenzare il tasso di natalità ridotto del 5,7% nei primi 18 mesi successivi alla messa in onda del programma.
Antonella Di Lazzaro, vice presidente di Mtv Brand parla così della versione proposta nel bel paese: “Il nostro Paese è stato il primo a proporre una versione locale del format americano. Il gradimento del pubblico è stato altissimo e trasversale a tutte le fasce d’età: da parte nostra, nel preparare la versione italiana della serie siamo stati molto attenti a garantire l’assoluta autenticità delle storie e un equilibrio di fondo. Non volevamo evidenziare l’eroismo delle giovani madri, né omettere di sottolineare come un evento del genere trasformi la vita delle ragazze, e la loro relazione con la famiglia di origine e con il padre del bambino”. D’altronde si sa l’informazione riguardo ai fenomeni sociali comporta una maggiore consapevolezza nelle scelte di vita.
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[…] nascite già affrontato dalla stessa StandByMe su di un’altra rete televisiva, MTV Italia, con 16 anni e incinta. Ora il focus si sposta dalla parte opposta, verso il racconto di quelle persone che hanno […]