Dal gelato al cioccolato di Pupo all'America della Nannini: ecco le dieci più famose canzoni italiane con doppi sensi!
Vi è mai capitato di canticchiare un successo italiano degli anni Settanta/ Ottanta e di ridere sotto i baffi per alcune frasi che sembrano avere un doppio senso? Certo, vi sarà venuto in mente che non è possibile che una canzone così famosa sia sfuggita alla censura di quel periodo. Ebbene, i vostri dubbi non sono infondati: sono tanti i successi della musica italiana che contengono doppi sensi e alludono a situazioni sessuali di diversa natura.
Sono tantissime le canzoni del repertorio italiano con allusioni sessuali più o meno esplicite, ma scopriamo quali sono le 10 più famose canzoni italiane con doppi sensi:
1. Gelato al cioccolato di Pupo
Tutti si saranno chiesti a cosa poteva riferirsi Pupo cantando “Gelato al cioccolato, dolce un po’ salato, tu gelato al cioccolato… un bacio al cioccolato io te l’ho rubato tu gelato al cioccolato…”. Ebbene, la verità è venuta a galla meno di un anno fa, e il brano che ha portato Pupo ai vertici delle classifiche, fu scritto da Malgioglio al ritorno da una vacanza in Tunisia. L’ispirazione? Un bel Tunisino con cui Malgioglio aveva avuto una breve avventura…
2. Kobra di Donatella Rettore
Siamo nel 1980, e Donatella Rettore, dopo il successo di “Splendido Splendente”, diventa reginetta dell’estate con il singolo “Kobra”. La canzone è ricchissima di allusioni sessuali, ed il suo significato di fondo non lascia alcun dubbio: “Il kobra non è un serpente, ma un pensiero frequente che diventa indecente quando vedo te… “. E ancora: “Il kobra col sale, se lo mangi fa male, perché non si usa così…”.
3. Pensiero stupendo di Patty Pravo
Successo di Patty Pravo del 1978, “Pensiero stupendo” ha un significato inequivocabile. Il pensiero stupendo infatti non è altro che la fantasia su un rapporto a tre: “… e tu, e noi, e lei fra noi… vorrei, e lei adesso sa che vorrei le mani, le sue, e poi un’altra volta noi due….”
4. America di Gianna Nannini
“America” fu il primo successo di Gianna Nannini, che nel 1979 arrivò in terza posizione tra i singoli più venduti. Tutto il testo è una metafora, un inno alla masturbazione, sia maschile che femminile, dettaglio che contribuì al successo del singolo: “per oggi sto con me mi basto nessuno mi vede e allora accarezzo la mia solitudine ed ognuno ha il suo corpo a cui sa cosa chiedere chiedere chiedere chiedere… Fammi sognare lei si morde la bocca e si sente l’America… Fammi volare lui allunga la mano e si tocca l’America…”.
5. Il triangolo di Renato Zero
Siamo nel 1978, e l’eccentrico Renato Zero rimane per mesi in alto in classifica con il brano “Il triangolo”. Una canzone ricca di doppi sensi e dal testo trasgressivo: il cantante immagina l’invito a casa di una donna, la quale invita però anche un altro uomo. Renato Zero dapprima si mostra scandalizzato dalla possibilità di un triangolo sessuale, ma verso la fine della canzone sembra quasi convincersi: “Ora spiegami, dai, l’atteggiamento che dovrò adottare… mentre io rischierei, di trovarmi al buio fra le braccia lui… Che vuoi… non è il mio tipo!”.
6. A chi la do stasera di Nadia Cassini
Brano del 1978 di Nadia Cassini, contiene un doppio senso a partire dal titolo, ma che pervade tutto il testo della canzone… che “felicità” sia una metafora?: “A chi la do stasera, la mia felicità? A chi la do stasera, chi mi sorriderà? A chi la do stasera, io faccio quel che vuoi”.
7. Supergay di Sonia Argento
Brano del 1980. La cantante, molto attratta da un omosessuale, farebbe di tutto per passare anche solo un’ora d’amore con lui: “Che strafigo che sei, chissà se ci stai, supergay ma chi sei? Per averti che farei, anche il sesso cambierei, per amarti solo un’ora, supergay.”
8. Tocca toccami di Syusy Blady
Il brano di Syusy Blady diciamo che lascia poco spazio alla fantasia, e il significato del testo è diretto ed esplicito: “Tocca tocca tocca toccami, voglio essere porca, prendi prendi prendi prendimi, io ne voglio di più”.
9. Sbucciami di Cristiano Malgioglio
Successo di Malgioglio del 1979. Il brano presente nell’omonimo disco, allude velatamente al sesso orale: “Coglimi, frutto fresco io sarò, Bevimi, la tua sete asciugherò. Cacciami, tanto ormai lo voglio io. Lo voglio io, completo io e se ti basta un’ora, Sbucciami e la tua bocca addolcirò”.
10. Comprami di Viola Valentino
Successo di Viola Valentino del 1979. Per anni la cantante è stata attaccata dalle femministe, ma in realtà dobbiamo sfatare un mito: la canzone non allude assolutamente alla prostituzione, ma al fatto che una donna si possa comprare anche solo con una poesia o un tenero gesto: “Comprami, io sono in vendita, ma non mi credere irraggiungibile, ma un po’ d’amore, un attimo, un uomo semplice, una parola, un gesto, una poesia, mi basta per venire via.”
COMMENTI
[…] ha scritto la Rettore sul suo profilo Facebook lo scorso 30 giugno. Sempre sopra le righe (leggi qui un articolo sulle canzoni italiane con doppi sensi), ironica e colorata, la Rettore è un’icona […]
[…] 10 famose canzoni italiane con doppi sensi […]