1 Dicembre: Giornata mondiale contro l'AIDS
A molte persone risulterà forse strano che a qualcuno possa essere venuto in mente di istituire una giornata per “ricordare” al mondo che esiste una malattia chiamata AIDS che si diffonde rapidamente e che fa storcere il naso a tanti perché legata all’idea di una sessualità promiscua. Invece, nel 1988 ha avuto origine l’idea di istituire questa giornata al Summit mondiale dei ministri della sanità sui programmi per la prevenzione dell’AIDS, ed è stata in seguito adottata da governi, organizzazioni internazionali ed associazioni di tutto il mondo. Dal 1987 al 2004 la Giornata mondiale contro l’AIDS è stata organizzata dall’ UNAIDS, ovvero dall’organizzazione delle Nazioni Unite che si occupa della lotta all’AIDS. Dal 2005 l’ UNAIDS ha demandato la responsabilità dell’organizzazione e gestione della Giornata Mondiale alla WAC (The World AIDS Campaign), un’organizzazione indipendente, che ha scelto come tema per l’anno – e fino al 2010 – Stop AIDS: Keep the Promise (ovvero “Fermare l’AIDS: manteniamo la promessa”) tema che non è strettamente legato alla Giornata Mondiale ma che rispecchia l’impegno quotidiano della WAC.
L’AIDS (acronimo di Acquired Immune Deficiency Syndrome o, in italiano, sindrome da immuno deficienza acquisita) è una delle malattie a trasmissione sessuale più temuta e tristemente famosa. Non è solo particolarmente aggressiva, ma è anche una delle ultime ancora incurabili (la si può solo tenere sotto controllo con impegnative terapie) ed è per questo considerata particolarmente pericolosa. È una sindrome clinica connessa al progressivo deterioramento del sistema immunitario e, conseguentemente, alla contrazione di una serie di malattie che interessano, con gravità e rapidità variabili, pressoché tutti gli apparati del corpo umano. Nonostante vi siano ancora alcuni passaggi non del tutto chiariti in merito alla relazione tra AIDS e virus HIV (sigla dell’inglese Human Immunodeficiency Virus), secondo la stragrande maggioranza dei medici virologi, l’AIDS è il normale quadro clinico che si sviluppa quando diventa sintomatica l’infezione determinata dal virus HIV.
Questo è quello che ci dicono i medici, ma in realtà noi quanto conosciamo questa malattia? Proprio questa è la domanda che oggi la fa da padrona sulla pagina ufficiale della giornata mondiale contro l’AIDS (www.worldaidsday.com). Per testare la conoscenza che ognuno di noi ha di quello che sta diventando un vero e proprio “fenomeno”è stato postato sul sito web un link per la compilazione di un questionario, poche domande, 10, in inglese per comprendere a che punto siano le persone e quanto siano preparate sull’argomento. In realtà, il questionario ha una seconda e più importante finalità: ridurre lo stigma e reindirizzare in qualche modo la percezione che l’opinione pubblica ha della malattia. È molto importante che le persone siano sensibilizzate e preparate in merito poiché i dati rilevati dall’OMS nel 2012 riportano delle stime preoccupanti: il numero dei contagi cresce sempre di più e più velocemente colpendo una fascia di popolazione di età sempre più bassa. Basti considerare che dal 1981 l’AIDS ha ucciso oltre 25 milioni di persone, diventando una delle epidemie più distruttive che la storia ricordi.
Allora l’invito è quello di parlarne, di informarsi, di non avere paura perché conoscere non vuol dire contagiarsi, accettare che questa realtà esista non vuol dire farne parte, ma ognuno di noi con una buona campagna di informazione e prevenzione può ridurre e contenere la rapida diffusione. Parliamo con i ragazzi più giovani dell’importanza dell’uso del preservativo e raccontiamo a chi questa scelta saggia non l’ha fatta prima quanto sia importante la sua testimonianza e soprattutto insegniamo a tanti benpensanti che i malati di AIDS non vanno emarginati e ghettizzati, ma sono persone come noi che semplicemente hanno avuto la sfortuna di fare la scelta sbagliata ad un certo punto della loro vita.
Per questi motivi è stata istituita la Giornata mondiale contro l’AIDS, indetta ogni anno il 1º dicembre, dedicata ad accrescere la coscienza della epidemia mondiale di AIDS dovuta alla diffusione del virus HIV.
Luisa Nocito
COMMENTI
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